Che posso dirti, Ninconanco ? "m'aggrizzini i carni" di leggere queste cose. Sí, Ninco, perché sempre "ciani fatti a capa" "dicenni" che l'unitá politica, un unico stato italiano , fosse ideale nobile e mi ricordo molto bene di tutti gli eroi del Risorgimento, studiati da me nelle scuole in Italia, prima di emigrare.
Quá dove abito, all'estero,ho conosciuto, vissuto e lavorato molti anni con italiani di altre regioni e pure emigrati "dall'alta Italia".
E posso dirti che non siamo molto differenti di quelli del nort o del centro Italia.
Non sono cosí tanto differenti o piú civilizzati che noi che siamo nati nel meridione.
Piú abbiamo iguaglianze che differenze, situazione sicuramente molto piú vista e vissuta da te che abiti in "alta Italia".
Sempre ho letto che il popolo italiano é tra i piú omogenei d'Europa ("cuttuttu" che l'Italia sia stata invasa da popoli stranieri al lungo di tutta la storia).
Mi dispiace sapere che gli ideali nobili del Risorgimento, quando messi in pratica, risultarono in quello che tu scrivi (sicuramente tu hai fonti di informazione sicure e veraci).
Ma la storia continua e per tutto quello che si fá ci sono consequenze.
Se l'ideale della unione politica del paese dello stivale non fosse un ideale giusto, l'unitá non avrebbe durato tanto quanto sta durando.
In altri paesi, tu sai quali sono, nobili ideali quando messi in pratica risultarono in una strage molto piú grande che quella che tu ci scrivi e per molti piú decenni che in Italia, finché crollarono tutti i governi seguaci di quelle idee non capitaliste. (Ne rimangono ancora dei pochi, quanto alla Cina da noi si dice che ha "aperto le gambe" al capitalismo).
Continuando quello che scrivo, mi ricordo di quanto ho letto sull'inizio degli Stati Uniti, iniziati con l'unione di 13 stati uniti, nel doppio senso della parola.
Tutti sanno che l'unione fá la forza. Essi sono chi sono perché sono Uniti.
(e quanta differenza con l'altra "Unione", che non esiste piú, che era mantenuta unita alla forza, da "ideali nobili").
L'Italia divisa sarebbe tanto forte quanto é oggi, facendo parte del gruppo dei "7" se fosse una quattrina di paesetti, per piú sviluppati che fossero ?
E se la CEI, invece di avere iniziato a pochi anni, esistisse a 50 o piú anni, Verbicaro sarebbe tanto vuota di gente come é ? (te lo affiguri quanti verbicaresi sono emigrati ?)
Debbo darti ragione in molte cose che dici per un motivo vissuto pure da me e sicuramente e continuamente da te che hai residenza in "alta Italia".
Quando abitai in nell'Italia del nord ero piccolo ma sentí un pó di discriminazione da parte di nativi del nord con noi calabresi che abitavamo in quella cittá. Mi ricordo che quelli che "non ci putivani vidi", che "cci guardavano stuorti" erano tra i piú ignoranti di quella piccola cittadina.
Fra loro, naturali di quella cittá, c'era molto piú "gente buona" che ignoranti.
Naturalmente pure fra noi, quanti e quanti verbicaresi ignoranti purtroppo ancora abbiamo (che parlano male del Brasile e di tanti altri paesi che hanno ricevuto noi verbicaresi e italiani senza discriminazione).
E quanti e quanti verbicaresi dei quali siamo lieti di essere compaesani, che sempre ci onorano con la loro sapienza, nobiltá, realizzazioni commerciali ed altre ?
Sará che l'amico ha passato (e forse ancora passa) situazioni non nominabili ?
Non sono tutti i nativi "dell'alta Italia" che guardano "asutta" i nativi del sud.
Quanto ai libbri che tu mi dici che hai e da dove scrivi le tue idee, chiedo all'amico che legga un articolo di 10 pagine nel sito
www.christianismus.it . "Mungia" il tasto "INCREDIBILE : MA FALSO!" . Aprirá la pagina iniziale dell'articolo "VALUTARE LE FONTI PER LA RICERCA IN INTERNET" . É un articolo di 10 pagine, ripeto, e parla su fonti di internet e/o di libbri credibili o nó - e criteri di credibilitá di libbri e notizie in genere.
L'articolo é firmato da Robert Harris (inglese, vedi nella wikipedia chi é lui, in inglese, purtroppo solo in anglo-sassone si dice piú di lui che nella traduzione in italiano).
Ed io non ho visto i tuoi libbri, non só chi sono gli autori, se sono credibili o nó, che scolaritá hanno gli autori (la scolaritá per me conta molto), se la editrice dei libbri é neutra e/o rispettabile, se non vogliono solo fare "sensasionalismo" (non só come dite in Italia) per vendere libbri con grandi bugie come Il Codice da Vinci.
Comunque, per finire, l'amico stia sicuro che tutto ció che ho scritto é una "esposizione di idee", niente personale all'amico per cui ho il piú grande rispetto e ammirazione.
Chiedo scusa degli sbagli d'italiano, se qualcosa non é rimasta chiara, ti chiedo di domandarmelo. Sicuramente non "finisciamo" quá la nostra nobile "discussione" (nel buon senso). Saluti. Angelo. 11.09.2008