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Autore Discussione: Siti internet  (Letto 36734 volte)
carlito
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« inserita:: Gennaio 22, 2008, 07:27:29 pm »

In questo topic vogliamo segnale i siti internet strani, interessanti, curiosi, pazzi etc etc

io inizio segnalando http://www.disinformazione.it sito molto interessante...

vedetelo!

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« Risposta #1 inserita:: Gennaio 24, 2008, 02:55:48 pm »

Bravo Carlito,sito internet davvero interessante
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carlito
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« Risposta #2 inserita:: Febbraio 12, 2008, 06:56:04 pm »

http://www.luogocomune.net/
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« Risposta #3 inserita:: Marzo 17, 2008, 10:02:37 pm »

heyyyyyyyy.....
ma xkè nn segnalate siti più divertenti?Che?!?
tutti siti d attualità...uff...a me nn piacciono!!!
baci Ghigno
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carlito
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« Risposta #4 inserita:: Marzo 18, 2008, 09:34:08 am »

heyyyyyyyy.....
ma xkè nn segnalate siti più divertenti?Che?!?
tutti siti d attualità...uff...a me nn piacciono!!!
baci Ghigno


ti accontento subito cara....

fatti un giro qui (non so se già lo conosci!)

http://www.20q.net

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« Risposta #5 inserita:: Marzo 18, 2008, 12:21:09 pm »

carlìììììììììì..........ma è tutto in inglese..il sito...nn capisco niente... Broncio
sai,ke sito t consiglierei io???un sito di abbigliamento!!!!
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carlito
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« Risposta #6 inserita:: Marzo 18, 2008, 02:17:05 pm »

carlìììììììììì..........ma è tutto in inglese..il sito...nn capisco niente... Broncio
sai,ke sito t consiglierei io???un sito di abbigliamento!!!!


basta leggere!

c'è anke in italiano...!

cerca "PENSARE IN ITALIANO"


ps: ecco il sito di abbigliamento: http://www.dolcegabbana.it/  Ghigno Ghigno Ghigno
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« Risposta #7 inserita:: Marzo 18, 2008, 03:43:41 pm »

io m sn messa d'impegno...ma il sito PENSARE IN ITALIANO....nn funziona propriooo!!
nn indovina mai quello ke pnso.......m fa sl un sacco d domande..!!.andateci anke voi..e vedete!!!
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ninconanco59
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« Risposta #8 inserita:: Settembre 06, 2008, 11:43:22 pm »

a tutti quiddi ca ddi nteressidi nu puochi i storia da terra nostra vi cunsijji i jidi a visita u siti (brigantaggio.it)e puva natu siti chi jedi (nazzione napolitana) facietimi sapi si i truvazi interessanti oppure no.
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« Risposta #9 inserita:: Settembre 07, 2008, 06:49:10 pm »

www.fieradisantorso.it
(opere e sculture tipiche valdostane per lo più in legno)
.....andate nella gallery...se vi interessa....così vedete anche ciò che si fa da noi.
ciao a tutti moka   Occhiolino
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« Risposta #10 inserita:: Settembre 10, 2008, 03:58:14 am »

a tutti quiddi ca ddi nteressidi nu puochi i storia da terra nostra vi cunsijji i jidi a visita u siti (brigantaggio.it)e puva natu siti chi jedi (nazzione napolitana) facietimi sapi si i truvazi interessanti oppure no.
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Bon giornu, stimatu Ninconanco. Aiu pruvatu a ffá a ricerca supa i siti cchi ttu mais raccummannati ed aiu truvatu cosi cchi ci fani chiatrá. Quiddu cchi aiu truvatu venidi attaccatu (ma chi cci capisciadi comi diciezi quanni mannazi nu sicunnu archiviu nzemmira). Á statu tiratu du situ www.wikipedia scritt'i talianu quannu faciemi a ricerca da storia du comunu di Avellino, quanni parlani di Giuseppe Nicola Summa, cá muortu u 13 marzu du 1864 (fa tiempu...) e lla mugghiera ieradi Maria a'Pastora.  Senza dici nenti, prima cosa vuogghiu sapi da tia si quiddu cchi cc'é scrittu ié veru, si dicini a vritá. Sinó yia ti vai a dici cosi basati supra buscighi, e, giá ca vuva ca taia risponni quá, scrittu e pubblicu, non putiemi fá i fissi.  Supra ddatra ricerca cchi paroli "nazzione napolitana" nonn aiu truvatu nenti, o allura si non mi sbaglio ccedi na banda di rock ccu su nomi. E mmo singu yia : aspettu risposta tuva. Saluti. Angelo.
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« Risposta #11 inserita:: Settembre 10, 2008, 08:01:10 pm »

angel carissimo tuttu quiddi casi liggiuti je verita chi vena tinuta segreta du statu italiano ma cce di chju ci su 1400 fascicoli militari chi riguardini propio u periodo 1860-1875 adduvi i cumandanti militari di savujardi ammazzavini a genti senza mutivi. jija ahi vinutu a conosci sti fatti picchi supa a na bancaredda a vrivicari truvai nu libri chi si ntitulava (I MASSACRI DEI SAVOIA NEL SUD)da quissi ai cuminciati a fa ancuna ricerca e ai scuperti ca cciani stati puri duji interrogazioni parlamentare adduvi i ministri jerini Spadolini e quddati jeridi Mastella tutti duji ministri dell'interno ma nissuni di duji a saputu da na risposta credibile supa a si fatti,
non ani saputu dici manchi chi fine ani fatti tutti i soliti e ddori chi i savoia anarrubbati puri alla genti chi viniva suspittata di jessi filo Borbonica e ppi quissi viniva fucilata,teng puri altri libri chi parlini di fatti ca puochi conoscini.
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« Risposta #12 inserita:: Settembre 10, 2008, 08:03:18 pm »

Con l'Unificazione, dopo il 1860, nel Mezzogiorno s'innestarono rivolgimenti profondi che andarono a modificare la vita sociale, le abitudini e soprattutto l'economia delle nostre popolazioni. Fu imposto il servizio militare di leva e introdotte numerose tasse; le attività artigianali e industriali esistenti non potettero sostenere la concorrenza di quelle organizzate e moderne del Nord, e l'agricoltura, attività primaria, entrò in crisi. Le già misere condizioni dei contadini e degli stessi borghesi del Sud si aggravarono notevolmente, creando un clima di sfiducia e di delusione nei confronti del nuovo Stato. Esplose così il fenomeno del 'brigantaggio', che trovò vigorose adesioni nei contadini renitenti alla leva, nei soldati borbonici sbandati senza altro mestiere, e in quanti rimpiangevano il passato governo borbonico. Nelle campagne e nei boschi di Lagopesole, frazione di Avigliano, sorsero i primi e più importanti nuclei del brigantaggio, comandati da Carmine Crocco di Rionero in Vulture e Giuseppe Nicola Summa, più noto come Ninco Nanco, di origine aviglianese. Questo movimento presto dilagò anche nelle vicine regioni confinanti. A difesa delle popolazioni si costituirono i reparti volontari della Guardia Nazionale, impotenti tuttavia a fronteggiare il fenomeno. Intervenne infine l'esercito piemontese e per ben cinque anni vi furono numerosi scontri con ingenti danni per la popolazione. Infine si arrivò a debellare il movimento con l'uccisione di Ninco Nanco e, dopo la fuga a Roma, anche con l'arresto di Crocco, condannato all'ergastolov
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« Risposta #13 inserita:: Settembre 10, 2008, 08:41:53 pm »

angel non je propio accussi penza ca u regno delle due sicilie jeridi a terza potenza economica a sicunna potenza navale,jeridi a potenza chi stavidi frichenni a livello industriale picchi avijidi l'industria metalllurgica chju avanzata e producividi i mejji locomotive in commercio in quiddu mumenti anta u 1859 avijidi na cunzegna i lociomotori di 600 unita chi quanni ana rrivati i savoia ani bluccati tutto e ani trasfiriti i fabrichi u nord cumpresi a manodopera specializzata i tilari chi cui tissivini a sita e a lana e tutto quiddi chi di buoni ceridi sana arrubbati e ani purtati u nord.
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« Risposta #14 inserita:: Settembre 11, 2008, 08:42:00 pm »

Furono altresì chiuse con decreto le antiche cave d'argento per favorire gli alleati francesi. Furono poi chiuse le ricche fabbriche manifatturiere e l'industria fiorente del baco da seta per favorire quelle del settentrione. Vennero boicottati i bacini e gli arsenali navali, in cui si fabbricavano prestigiosi battelli (il primo a vapore fu realizzato nel Regno) al fine di favorire i concorrenti cantieri liguri. Non si dette seguito alla costruzione di nuove tratte delle ferrovie che avevano (con la Napoli-Portici)iniziato i Borboni. In Sicilia, che era da secoli il granaio d'Europa e che dai suoi porti faceva partire prodotti agricoli ed agrumi per tutta l'Europa, si boicottarono i trasporti impedendo che le mercanzie giungessero regolarmente ai porti, i quali in breve tempo persero la loro secolare importanza mercantile. Fu introdotta la carta moneta, (dal 1866 a corso forzoso) al posto degli scudi in oro, anche perché fu prelevato il tesoro napoletanto e fu addirittura confuso il debito pubblico. Furono inviati al sud Prefetti settentrionali, che non capivano il dialetto e gli usi e costumi secolari dei meridionali e che furono visti come "truppa d'occupazione". Fu reintrodotta la tassa sul macinato , cioè sul pane, che era l'elemento essenziale per la sopravvivenza dei poveri. Fu introdotta una tassa sul sale e sui tabacchi, che allora la Sicilia esportava in tutto il mondo, introducendo il monopolio di stato. Ebbero così luogo sommosse popolari dei ceti affamati, che furono anche ferocemente spente dalla nuova polizia del nuovo Regno d'Italia.

Il brigantaggio insanguinò le province meridionali per tutto il primo decennio di vita dello stato unitario e i caduti furono molte migliaia in entrambi gli schieramenti. Si pensi che, almeno sino al 1865, i due terzi dei reparti del neoformato Esercito Italiano (circa 120,000 uomini) furono impiegati nella repressione della rivolta meridionale. Basti pensare che fino al 1870 fu dichiarato lo stato d'assedio per ben 8 volte per reprimere quelli che vennero tuttavia definiti "quattro straccioni di briganti" che ancora non volevano arrendersi al nuovo re.

Bisogna poi sottolineare che, con l'annessione, venne introdotta la leva militare obbligatoria fino ai 40 anni (sino ad allora il servizio militare nel regno era a ferma volontaria) : questo fece sì che molti giovani si dessero alla diserzione o andassero ad ingrossare le file dei "briganti". Un forte inasprimento degli scontri arrivò nell'agosto del 1863 con la famigerata Legge Pica, che per far fronte alle rivolte nel meridione riporto la legge marziale, i processi militari e le deportazioni di molti "briganti" verso il nord del Paese e in particolar modo nella fortezza di Fenestrelle in Piemonte, da cui molti non fecero più ritorno.

Gli eccessi dell'esercito regolare si verificarono in particolare nei confronti della popolazione civile, diversamente da quanto accadde nella coeva Guerra di secessione americana.

Molti furono i paesi e le città che diedero un contributo in vite umane. Da ricordare sicuramente il massacro di Bronte da parte di garibaldini comandati da Nino Bixio, di Isernia dove furono mostrate le teste mozzate e racchiuse in una gabbia di 4 briganti, San Lupo, Casalduni e Pontelandolfo che furono quasi rasi al suolo dai bersaglieri.
dal sito regno delle due sicilie
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